Urologia
L’urologia è una branca specialistica medica e chirurgica che si occupa delle patologie a carico dell’apparato urinario maschile e femminile e degli organi genitali maschili esterni. Tra le principali patologie di pertinenza urologica si annoverano i tumori dell’apparato urinario e riproduttivo maschile, tra cui il tumore della prostata che è il tumore di riscontro più frequente negli uomini, i disturbi della minzione e la calcolosi urinaria che è tra le prime cause di accesso ai pronto soccorso.
Ipertrofia Prostatica
Con il termine ipertrofia prostatica si intende l’ingrossamento della prostata che fisiologicamente compare di solito dopo i 40 anni di età. L’aumento di dimensioni della prostata può creare un ostacolo al normale svuotamento della vescica con conseguenti disturbi che includono: necessità frequente di dover urinare durante il giorno, flusso urinario debole o difficoltoso, necessità di doversi alzare di notte per urinare. Questi disturbi, definiti con l’acronimo inglese “LUTS”, sono presenti in circa il 50% della popolazione sopra i 50 anni di età.
Diagnosi di Ipertrofia Prostatica
La diagnosi di ipertrofia prostatica si basa sull’esame clinico della prostata mediante esplorazione rettale e sulla esecuzione di eventuali indagini come l’ecografia vescico-prostatica o l’ecografia prostatica trans-rettale. Inoltre, è spesso utile eseguire una uroflussometria, ovvero un esame non invasivo che consente di valutare oggettivamente il flusso urinario del paziente e valutare eventuali difficoltà allo svuotamento della vescica.
Trattamento di Ipertrofia Prostatica
Il trattamento iniziale dell’ipertrofia prostatica è di solito basato sull’utilizzo di farmaci che consentono di facilitare lo svuotamento della vescica. Tale terapia dovrà tuttavia essere assunta per tutta la vita in quanto non è in grado di riportare la prostata alle sue dimensioni originarie. Nei casi in cui i farmaci non siano efficaci o non tollerati dal paziente o in casi di un ingrandimento eccessivo della prostata sarà necessario ricorrere ad intervento chirurgico. La chirurgia convenzionale dell’ipertrofia prostatica si basa sull’asportazione della porzione centrale ingrandita della prostata (adenoma prostatico) mediante tecnica laser o con energia diatermica. L’intervento avviene per via “endoscopica” e cioè senza necessità di tagli chirurgici, tramite uno strumento che entrando dal pene passa attraverso l’uretra raggiungendo così la prostata dall’interno.
Questo tipo di intervento permetterà di risolvere definitivamente i disturbi urinari senza conseguenze sulla funzione erettile del paziente. Tuttavia, 9 volte sul 10, il paziente non sarà più in grado di eiaculare dopo l’intervento, mantenendo comunque il piacere durante il rapporto (orgasmo asciutto). Innovative tecniche di chirurgia ed in particolare il sistema Rezum® consentono tuttavia di poter conservare anche l’eiaculazione dopo l’intervento. Questa metodica, si basa sull’utilizzo del vapore acqueo per ridurre le dimensioni della prostata e consente quindi di risolvere i problemi minzionali pur mantenendo erezione ed eiaculazione.
Urologia Oncologica
L’urologia oncologica è una branca dell’urologia specializzata nelle patologie tumorali e nella loro terapia, anche chirurgica. Nel caso del genere maschile, i più frequenti casi di tumori a livello dell’apparato urinario e riproduttivo sono: Tumore del rene, Tumore della prostata, Tumore della vescica, Tumore del testicolo.
Tumore del rene
I reni, che hanno la forma di due fagioli e delle dimensioni di un pugno, contengono formazioni tubulari che filtrano il sangue trattenendo le sostanze di rifiuto prodotte dall’organismo. Queste sono poi espulse con le urine, che sono il prodotto finale della filtrazione renale.
A causa della proliferazione incontrollata di queste cellule che rivesto i tubuli che può verificarsi il cancro del rene.
Rappresenta tra il 2 e il 5 per cento di tutti i tumori maligni dell’uomo.
Il trattamento chirurgico, rappresenta oggi la terapia di prima linea nella maggior parte dei
casi e si avvale di tecniche mini-invasive come la chirurgia laparoscopica e la chirurgia
robotica.
Tumore della prostata
Il cancro della prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile, ma i dati relativi alla sopravvivenza sono incoraggianti.
Stando ai dati più recenti, circa un uomo su 8 in Italia ha probabilità di ammalarsi di tumore della prostata nel corso della vita.
Si presenta più frequentemente negli uomini che hanno una storia famigliare ovvero padre o zii che hanno avuto un tumore della prostata. In caso di famigliarità sarà quindi necessario effettuare dei controlli più precocemente e in modo più assiduo. Accanto alla famigliarità vi sono vari fattori di rischio associati al tumore della prostata tra cui il fumo di sigaretta, l’obesità e il diabete.
La diagnosi precoce è fondamentale per il suo trattamento. Pertanto è indicato eseguire un primo prelievo del sangue con dosaggio del PSA (marcatore tumorale del tumore della prostata) intorno ai 45 anni di età unitamente ad una visita urologica con esplorazione rettale e visita della prostata.
La diagnosi precoce del tumore della prostata consente di migliorare le probabilità di guarigione. Le terapia di prima scelta includono la chirurgia o la radioterapia. Nei casi di tumori a basso grado di aggressività non è invece necessario un trattamento e il paziente potrà eseguire solo dei controlli.
Il trattamento chirurgico del tumore della prostata prevede l’asportazione della prostata stessa consentendo elevate probabilità di cura. Oggi viene eseguito normalmente con tecnica robotica che consente di migliorare e velocizzare il recupero post-operatorio del paziente.
Tumore della vescica
Il tumore della vescica consiste nella trasformazione in senso maligno delle cellule che rivestono la superficie interna della vescica stessa, ovvero l’organo che raccoglie l’urina filtrata dai reni, prima di essere eliminata dal corpo.
Manifestazioni frequenti sono la presenza di sangue nelle urine, la formazione di coaguli e la sensazione di bruciore alla vescica quando si comprime l’addome.
In presenza di questi sintomi è fondamentale effettuare un ecografia dell’addome e una visita urologica. Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio, seguito da radioterapie e assunzione di alcuni farmaci.
Tumore del testicolo
Il cancro del testicolo è un tumore maschile in cui le cellule tumorali si formano a partire dai tessuti di uno o di entrambi i testicoli. Di norma il tumore colpisce un solo testicolo ma gli uomini che in passato hanno già avuto questa neoplasia hanno un rischio più elevato di sviluppare lo stesso tumore nell’altro testicolo.
La diagnosi di questo tumore è relativamente facile e nella maggioranza dei casi il sospetto nasce da un ingrossamento o indurimento di un testicolo. Scoprire il tumore in stadio iniziale permette la guarigione nel 99 per cento dei casi.
Le cause del cancro al testicolo restano sconosciute, anche se diversi fattori di rischio possono favorirlo. Tra questi, il principale è il criptorchidismo, cioè la mancata discesa nello scroto di uno dei testicoli, che resta nell’addome o nell’inguine. Questa condizione aumenta le probabilità di trasformazione maligna delle cellule fino a 10 volte rispetto alla popolazione generale.
Disturbi Minzionali
I disturbi minzionali sono dovuti ad un alterato svuotamento della vescica oppure ad una difficoltà della vescica stessa a trattenere l’urina (disturbi di riempimento).
Possono essere conseguenti a varie condizioni patologiche che includono l’ipertrofia prostatica, le infezioni delle vie urinarie o più raramente a patologie tumorali.
Perciò, qualora si manifestino disturbi o alterazioni della minzione di qualsivoglia tipo, è bene rivolgersi prontamente al proprio medico.
Calcolosi Urinaria
La calcolosi urinaria è una delle più comuni malattie delle vie urinarie. È caratterizzata dalla presenza di piccoli sassolini, chiamati calcoli, lungo il decorso delle vie urinarie.
Tra le principali cause vi è, una dieta squilibrata e la scarsa assunzione di liquidi.
Il sintomo prevalente è un dolore al fianco di tipo colico, spesso accompagnato da vomito, nausea, febbre, dolore alla minzione e a volte dalla presenza di sangue nelle urine. La diagnosi al di là della sintomatologia, può essere posta tramite un’ecografia all’addome che può identificare la presenza del calcolo.

Dott. Paolo Capogrosso
Esperto Urologo Andrologo